Un fantastico Gregory Barnaby centra l’ottavo posto al Mondiale Ironman. Basterebbe già questo per mandare in visibilio il 707 Team Minini e tutti i tifosi del triatleta veronese, ma non è tutto. Il totem della squadra bresciana era infatti all’esordio nella finale iridata del circuito Ironman, andata in scena a Nizza anziché a Kona. In Francia dunque, e non sulle isole Hawaii, Greg ha dimostrato ufficialmente di essere nella top-ten internazionale della massima distanza.

Una prestazione coraggiosa e che ha sfiorato la perfezione, quella messa in campo da Barnaby, capace di rispettare l’audace strategia studiata alla vigilia con l’allenatore Luca Zenti e il team nero-verde. Greg, sorretto da un’ottima condizione psicofisica, è uscito dal mare della Costa Azzurra nel primo gruppetto composto da 7 atleti nuotando i 3,8 km in 47’51”.

Molto solida anche la frazione ciclistica del primatista italiano dell’Ironman. Barnaby ha infatti firmato in bici l’ottavo tempo parziale (180 km con 2400 metri dislivello in 4h44’23”).

Sostenuto dai famigliari, dagli amici e dalla dirigenza del 707 Team Minini, Greg ha ricambiato l’affetto raschiando il barile sino all’ultima goccia di energia. Nella prima parte della maratona ha saputo persino osare per sfiorare la quinta piazza, salvo poi cedere leggermente nel finale e concludere i 42 km podistici in 2h44’04”. Sommando i tempi delle transizioni, fanno 8h21’15”: un crono mostruoso, considerando inoltre l’altimetria ben più impegnativa rispetto a Kona e il caldo torrido che ha surriscaldato Nizza nel weekend.

Il tempo e il piazzamento conclusivi sono i migliori mai fatti registrare da un italiano al Mondiale Ironman. Un primato sufficiente per gonfiare il petto, ma il presidente nero-verde Germano Raddi preferisce sottolineare l’impresa che è valsa l’ottava posizione a livello internazionale e alzare ancora l’asticella. Il successo è andato al francese Sam Laidlow davanti al tedesco Patrick Lange e al danese Magnus Ditlev.

La top-ten del triatleta veronese è il coronamento del percorso iniziato due anni fa con il nuovo tecnico. L’anno scorso arrivò il record nazionale full distance (7h47’02”), quest’anno una posizione fra i primi 10 sia al PTO Us Open che al Mondiale Ironman… e nel 2024? “Il prossimo obiettivo non può che essere la qualificazione alla finale di Kona del prossimo anno – assicura l’allenatore Luca Zenti -. Siamo motivati e ambiziosi, presto definiremo il calendario agonistico per prepararci al meglio”.

Greg ha tagliato il traguardo sulla Promenade des Anglais applaudito da mamma Rebecca, dalla fidanzata e compagna di squadra Giorgia Priarone, dal coach Luca Zenti, dal presidente Germano Raddi con il main sponsor Sebastiano Minini e da tantissimi amici giunti fino a Nizza per supportare Gregory.

“Sono stati soprattutto questi abbracci a rendermi felice e orgoglioso di ciò che ho fatto – sorride l’atleta del 707 -. Anche la prestazione, però, mi soddisfa pienamente: so di aver avuto una possibilità per guadagnare qualche posizione e ci ho provato con tutto me stesso, perciò non ho nulla da recriminare, è stato semplicemente fantastico”.

Luca Regonaschi